venerdì 29 febbraio 2008

Blues!

Serata dedicata alla musica blues venerdì 29 febbraio alle 22.30. L'Associazione Dr.Jazz ospita un interessante progetto dal titolo "Blues!". Sarà di scena il gruppo composto dal sassofonista Dimitri Grechi Espinoza, dal chitarrista Gabrio Baldacci, dalla contrabbassista Silvia Bolognesi e dal batterista Daniele Paoletti, i musicisti proporranno una selezione di brani originali, ispirati a standards di blues molto noti.Fil rouge del percorso musicale sarà la rivisitazione delle forme musicali che hanno preso nuova linfa da questo genere originario dell'Africa, che arrivò in America con le navi cariche di schiavi che provenivano dal continente nero. Molti degli stili della musica popolare moderna derivano o sono stati fortemente influenzati dal blues, dal ragtime e dallo spiritual, che pur avendo origini molto diverse tra loro, si sono spesso adattati ai rispettivi stilemi. Da questo nucleo musicale originario, ritroviamo aspetti prettamente blues nel jazz, nel rhythm and blues, nel rock and roll, per finire nel moderno hip-hop e più in generale nella musica pop.Grechi Espinoza, oltre a essere un musicista molto attivo, è da sempre appassionato dell'Africa e delle culture che dal quel continente si sono irradiate nel mondo. E' fondatore dell'Associazione Axé, che si occupa in particolare proprio di questo argomento e che gli ha consentito di dare concretezza ai suoi studi, con l'ausilio di musicisti di eccellente livello. La sua ricerca culturale lo ha portato ad approfondire, seppure prediligendo il punto di vista musicale, le varie influenze che il retaggio africano ha avuto nel nostro mondo.Uno dei risultati di questa ricerca è il programma musicale di quello che sarà un concerto sicuramente coinvolgente, ricco di atmosfere esotiche, sospeso fra tradizione e modernità, con alcune sorprese che il musicista non ci ha voluto anticipare. Comunque una serata di ottima musica.

venerdì 22 febbraio 2008

Swing Pistols & Friends

"Swing manouche dopo la terza birra" è il titolo dello spettacolo che l'Associazione Dr. Jazz ospiterà il prossimo 22 febbraio nei propri locali alle ore 22.30. Protagonisti della serata sono "Swing Pistols & Friends", dove "Swing Pistols" sono il duo chitarristico formato da Luca Giovacchini e Leo Boni…ovvero «la strana coppia» della musica swing, due chitarristi dotati di grande talento e molteplici interessi musicali.
Con l'indispensabile ricorso ad un effervescente "sense of humour", i due hanno ideato uno show, che è il mezzo per ripercorrere e reinventare un secolo di musica, partendo da brani ragtime, swing e blues, per arrivare, passo dopo passo, fino a Django Reinhardt e Freddy King.
Leo Boni è musicista che non ha bisogno di presentazioni, tanto è ben conosciuto dagli appassionati. Eclettico, istrionico, curioso, sempre pronto ad avventurarsi in territori diversi, che spaziano dal blues al soul, dal R & B allo swing. Chitarrista di ottima tecnica ed eccellente intrattenitore, artista che come pochi riesce a stabilire subito il contatto divertito e divertente col pubblico, grazie alla prontezza di spirito che lo contraddistingue e alla simpatia che gli è propria. Le collaborazioni di Boni sono innumerevoli, così come sono molteplici i progetti musicali che lo vedono ora protagonista, ora comprimario. Ricordiamo fra tutti lo spettacolo "Thinking Ray", che ha presentato con grandissimo successo nella scorsa stagione alla guida dei "Greenbacks".
Luca Giovacchini ha alle spalle un'importante formazione classica. Da sempre amante e cultore della musica afroamericana dal '91 ha collaborato con numerose Blues Band, fra cui quella del pianista "Piano C. Reed", con cui partecipa al "Maxweel street blues festival" di Chicago. Fa parte del "Maurizio Geri Swingtet" con cui incide alcuni dischi.
Sotto la direzione di Bruno Tommaso, partecipa insieme alla Big Band di Barga Jazz, di cui successivamente diverrà membro ufficiale, alla prima nazionale del concerto sacro di Duke Ellington ("The Sacred Concert") al teatro dei Differenti di Barga. Si esibisce sul palco dell' Urbino Jazz Festival, insieme a Vinicio Capossela & Kocani Orkestar di Macedonia.
I suoi interessi sconfinano anche nella musica "leggera": con il cantautore Marco Panattoni vince la 6° edizione del prestigioso Premio Ciampi (Livorno); con la cantante Michela Lombardi incide il disco "Small day tomorrow" uscito per l'etichetta Philology; col trio Organic Groove, accompagna con successo la cantante Micol Barsanti, giovane promessa della musica leggera italiana, prodotta dalla Soleluna, etichetta del funambolico Jovanotti.
All'attività di musicista, Giovacchini affianca quella dell'insegnamento presso varie scuole di musica, fra cui quella nata dalla collaborazione fra l'Associazione Dr.Jazz e l'Associazione Axé.
I due componenti gli "Swing Pistols" saranno accompagnati dai "Friends", che per l'occasione sono: l'ottimo Nicola Vernuccio, contrabbassista solido e preparato, dotato di accentuata sensibilità, che lo rende compagno ideale per queste scorribande nel patrimonio musicale "zingaro"; insieme a Vernuccio completa la base ritmica il bravissimo percussionista e batterista Matteo Sodini, musicista dal carattere deciso, sempre attento e pronto a seguire in modo incisivo il flusso musicale ora con forza, ora con delicatezza, come abbiamo avuto modo di apprezzare in occasione della Sua partecipazione al quartetto di "Thinking Ray".
Insomma, "Swing manouche dopo la terza birra" si prospetta come uno spettacolo divertente e piacevole, aperto ad emozioni e allegria, che Boni e soci sapranno certamente alimentare con la loro verve. Non mancherà, com'è proprio della migliore tradizione "manouche", qualche momento di struggente romanticismo, anche se il ruolo di protagonista principale sarà inevitabilmente affidato al ritmo insistente dello "Swing".

venerdì 15 febbraio 2008

Gigi Cifarelli

Evento delle grandi occasioni, venerdì 15 febbraio alle ore 22.30. L'Associazione Dr.Jazz è lietissima di ospitare il trio di uno dei più grandi musicisti italiani: il chitarrista Gigi Cifarelli. Questo artista è conosciuto dal grande pubblico per aver collaborato con Renato Zero, Tullio De Piscopo, Carlo Marrale (Matia Bazar) e soprattutto, con Mina e Massimiliano Pani e per aver partecipato a diverse trasmissioni televisive accompagnando artisti come Joe Cocker, Paul Young, Sam Moore, ed altri. Cifarelli gode di grande popolarità anche tra gli appassionati di jazz per i suoi dischi e per le sue collaborazioni e jam-sessions con grandi jazzisti come: Chick Corea, Sam Rivers, Jack De Johnette, Mark Murphy, Delmar Brown, Cameron Brown, Billy Hart, Charles Tolliver, Jimmy Owens, Ursula Kukjack, Tony Scott, Enrico Rava e Franco Ambrosetti, ambedue presenti nel suo album del 1992 "Kitcken Blues" realizzato con la partecipazione di altri importanti musicisti italiani come Alfredo Golino, Patrizio Fariselli (Area), Antonio Faraò, Christian Meyer, Demo Morselli, Massimo Colombo e Paolino Dalla Porta.
Cifarelli si avvicina alla chitarra da bambino, ma solo a 23 anni decide di applicarsi con metodo alla sua passione e comincia a preparare gli esami per il Conservatorio, studiando con F. Daccò. Nel frattempo insegna musica nelle scuole medie e comincia a suonare jazz in diverse formazioni, fino all'incontro con Alberto Radius, che produce il suo primo album "Coca & Rhum" (1985) .
L'anno successivo è quello in cui abbraccia definitivamente la carriera musicale ed è un'escalation impressionante: tour con Tullio De Piscopo, con cui alterna esperienze di musica leggera e jazz; tour col grandissimo organista inglese Brian Auger, in compagnia con Julius Farmer al basso e Alfredo Golino alla batteria. Ingaggio con "Bush Rock", formazione di Delmar Brown.
L'incontro con Angela Baggi porta alla nascita di un gruppo e risveglia in lui la passione per il canto. Ne conseguono nuovi stimoli e nuove composizioni dedicate in gran parte alla sua partner, quindi torna ad incidere con la DDD (precedente etichetta di Eros Ramazzotti) e realizza "Kitchen Blues", un disco che vende più di 10 mila copie; un successo inatteso, considerata la scarsa attenzione che in Italia si dedica a questi generi musicali.
L'album lo vede esordire anche come cantante, compositore ed arrangiatore. Viene recensito da svariate riviste di settore che definiscono l'artista "un autentico fuoriclasse della chitarra con grandi doti di compositore, arrangiatore e cantante". Aldilà del successo riscosso in ambito prettamente jazzistico, va sottolineato che Cifarelli riesce ad esprimersi in diversi generi musicali, pur mantenendo, come costante caratteristica, un forte sapore blues.
Alcuni critici lo hanno definito "un jazzista che segue una linea aperta a tutte le influenze e che, in virtù di questo, può riuscire ad avvicinare molti giovani al linguaggio jazz".
Pur possedendo uno stile ed un tocco assolutamente personale, in Gigi Cifarelli sono evidenti le influenze di due grandi maestri: Wes Montgomery, al quale dedica in Kitchen Blues un brano dal titolo "Letter to Wes" e George Benson con cui ha avuto diverse frequentazioni e a cui ha dedicato il brano "Ben...sonata", inciso in "Coca & Rhum".
L'occasione di un concerto a Torino, determina l'incontro con Marcel Dadi, chitarrista di fama internazionale, che si innamora del suo stile e della sua classe. Lo stesso anno Dadi lo invita ad un grande meeting di chitarristi a Issoudan, in Francia. Il successo è immediato e i due si lasciano con la promessa di realizzare un album insieme.
Nel 1995 viene invitato a Patrimonio, in Corsica, dove ogni anno si tiene uno dei più importanti festival per chitarristi. Viene affiancato a musicisti come Robben Ford, Mike Stern, John Scofield, Philipe Caterine e Toots Thielemans raggiungendo, come meritava da tempo, un rilievo ed una dimensione internazionale.
La stampa francese lo definisce "super guitariste". La popolarità porta un nuovo invito al festival in cui suona con Bireli Lagrene, con cui continuerà la collaborazione suonando in Francia in duo o anche in trio con Philippe Catherine.
Dal 1997 viene inviato ogni anno al Festival Jazz di Sete sur la Mer (Francia) di cui diventa il "padrino" con partecipanti come Jack De Johnette, Christian Escoudè, Dedè Ceccarelli, Sylvan Luc e altri. Nel 1999 viene invitato al Festival Jazz di Cipro con Joe Zavwinul Sindacate e ancora con Jack De Johnette. Sempre nel 1999 esce il suo ultimo lavoro, il CD "With the eyes of a Child" per la BMG Ricordi, album realizzato insieme a Nicolò Fragile, musicista particolarmente caro a Gigi.
Negli ultimi anni ha collaborato ancora a qualche registrazione di musica leggera suonando con Daniele Silvestri, Maurizio Lauzi e Dirotta su Cuba. Collabora con Guitar Club e con molte strutture didattiche italiane e conduce un'intensa attività concertistica nei vari clubs italiani, dove ama suonare. Condividono con lui questa grande passione Niccolò Cattaneo alle tastiere e Antonio Fusco alla batteria. Certamente sarà una sera in cui avremo la Musica protagonista indiscussa, sulle note leggere e mai banali di un grande, grandissimo musicista.

venerdì 8 febbraio 2008

Fabio Morgera e I -Ton Project

Serata di grande jazz, venerdì 8 febbraio, alle 22.30, presso il locale dell'Associazione Dr.Jazz, a Pisa.
Accompagnato dal gruppo I-Ton Project, si esibirà uno dei trombettisti italiani di maggior spicco: Fabio Morgera.
Il grande musicista, che dal 1990 si è stabilito negli Stati Uniti, a New York, proporrà un repertorio di rivisitazione di standards, unitamente a sue composizioni.
Morgera, napoletano di nascita e fiorentino di adozione, si è avvicinato giovanissimo al suo strumento e ha avuto l'occasione di studiare con maestri di altissima levatura, quali Enrico Rava, Kenny Wheeler, Terence Blanchard. Nel 1985 si trasferisce a Los Angeles per studiare composizione e arrangiamento alla Dick Grove's School of Music. Due anni più tardi consegue il diploma a Los Angeles e si trasferisce a Boston per iscriversi al Berklee College of Music, che frequenta con profitto e dove approfondisce, con nuove metodiche, la sua ricerca musicale personale, apportando significativi cambiamenti all'espressività strumentale e acquisendo ulteriori preziose indicazioni che gli permettono di arricchire il suo personalissimo percorso musicale, che è caratterizzato da un modo di suonare unico.Come dicevamo, Morgera vive a New York, dove si esibisce regolarmente nei migliori jazz club, in cui si è rapidamente affermato, arrivando a collaborazioni di grande pregio sia con big band, come la "Village Vanguard Orchestra" e la "Mingus Orchestra", che sono state una delle chiavi per farsi conoscere nel circuito newyorchese, sia con artisti come Billy Hart, Geoff Keezer, Peter Washington, Leon Parker e Jesse Davis.
Un'altra importantissima collaborazione lo vede parte del "Groove Collective", formazione di primissimo piano, il cui pregio (o difetto secondo i detrattori) è quello di aprire le porte del jazz alle contaminazioni funky, hip-hop, latine, ottenendo un risultato che fornisce nuovo impulso a questo straordinario genere musicale, stimolando l'interesse e coinvolgendo anche fasce d'ascolto giovanili.
Alla multiforme capacità strumentale, il nostro unisce una spiccata attitudine compositiva, che lo ha portato a incidere sette dischi come titolare, fra i quali citiamo "Slick", "Colors" e "The voice within". La Sua produzione musicale passa dalla rivisitazione dello stile "hard bop" a un jazz più affine al funky, fino a coinvolgere musicisti rap e hip hop, come in "Be Hip" e "Jungle Jazz". Ma il nostro si contraddistingue anche per una curiosa particolarità: l'essersi scoperto talent scout. Suo il merito di avere dato spazio a giovani musicisti, nei quali aveva intravisto i numeri per un'affermazione internazionale, non stupisce, quindi, che nel suo disco "The voice within" troviamo un brano registrato nel 2000, in cui compare una giovanissima cantante che si chiama Nora Jones, con cui Morgera ha suonato in diverse occasioni, divenuta poi stella di prima grandezza del firmamento musicale mondiale.
Il gruppo I-Ton Project, formato da Franco Santarnecchi al pianoforte e tastiere, Riccardo Onori alla chitarra e Walter Paoli alla batteria, musicisti conosciutissimi dal pubblico degli appassionati, fornirà a Morgera l'indispensabile supporto per un'esibizione di altissimo livello. Un avvenimento da non mancare.

venerdì 1 febbraio 2008

Greenbacks

"Pensando a Ray atto secondo" ancora una volta sono protagonisti i colori e le atmosfere dell'America nera, in una serata di grande spettacolo, al seguito di un bravissimo artista italo-americano e del suo gruppo.Venerdì 1 febbraio alle 22.30 l'Associazione Dr.Jazz di Pisa ospita il graditissimo ritorno dei Greenbacks di Leo Boni, per il seguito dell'omaggio a Ray Charles che tanto successo ha meritatamente riscosso nello scorso anno. "Pensando a Ray" è uno spettacolo che rende omaggio a uno dei più geniali musicisti mai apparsi sulla scena mondiale: "the Genius" (appunto) Ray Charles, dedicato alla sua musica e in cui l'istrionismo della band ci accompagna, passo dopo passo, nei territori dell'espressività di questo grande, grandissimo della musica nera. Ma non basta, per questa occasione, il gruppo di questo bravissimo chitarrista ci propone un nuovo e ampliato viaggio nella musica blues e soul alla scoperta delle sue innumerevoli e preziose sfaccettature, partendo proprio da Ray Charles ed esplorando spazi che insieme alla musica di "the genius" hanno condiviso e plasmato i gusti di un'epoca. Parliamo di classici come: What'd I say, Mess Around, Mary Ann, Halleluja I love her so, ma anche brani di artisti come Louis Jordan, di Albert Collins, di Freddy King con l'aggiunta di qualche brano dal New Orleans Style.
La particolare voce di Leo, la sua chitarra parlante, la virtuosistica abilità dei suoi comprimari nel dare spessore alla struttura musicale di questo percorso multicolore, portano a scoprire con piacevolezza e facilità, l'enorme influenza che questa musica ha avuto in tutta la produzione artistica del nostro tempo, arricchendola di ritmo e colore, oltre che di melodie indimenticabili.E' risaputo che il palcoscenico può essere considerato l'ambiente naturale di Leo, è la dimensione in cui non si esprime solo il musicista, ma l'uomo di spettacolo, il cantante, l'intrattenitore dotato di grande prontezza di spirito, con l'innata abilità di riuscire sempre a coinvolgere e divertire il pubblico.Sulla carrozza dello spettacolo troviamo un fedele compagno di viaggio di Leo, il sassofonista, polistrumentista e compositore Cris Pacini, allievo del grande e mai abbastanza compianto Luca Flores. Session-man affermato, vanta collaborazioni con una schiera impressionante di artisti, fra i quali citiamo solo Terry Williams (batterista dei Dire Straits e Tina Turner), Richie Cole (sax alto di Buddy Rich, Dizzy Gillespie, Manhattan Transfer, Lee Konitz, Eddie Jefferson e Tom Waits), Lannie McMillian (sax di B.B.King).
Le tastiere saranno suonate da Paolo Peewee Durante, musicista di formazione classica , che inizia giovanissimo la sua esperienza professionale, dedicandosi, nel contempo, allo studio dei blues e del jazz. Sviluppa un'ottima sensibilità musicale e dimostra grande attitudine allo stile afroamericano, scoprendo attraverso lo studio di possedere una particolare predisposizione per il suono dell'organo Hammond. Apprende e approfondisce la tecnica di esecuzione dei bassi con la mano sinistra, che fa di lui una completa sezione ritmica. Suona stabilmente con Dinamitri Jazz Folklore e Organic Groove, oltre ad annoverare collaborazioni con musicisti di calibro, come Tony Scott, Lucky Peterson, Phil Guy Carey, Bell Lurrie Bell Peaches, Stanton Deitra Farr e Nick Becattini.La batteria e le percussioni saranno curate da Matteo Sodini, allievo, fra gli altri, di Agostino Marangolo. Musicista strutturato, con particolare propensione per la musica blues e soul, generi che gli sono più congeniali, anche Sodini ha nel suo bagaglio d'esperienze collaborazioni con grandi e famosi musicisti, ha infatti suonato con Jaime Dolce, Mick Abrahams (Jethro Tull) , John Noyce, Andrea Braido, Laura Fedele, Sax Gordon, Michael Allen e con i Traks di Rick Hutton.Con queste premesse, non possiamo che aspettarci una serata particolarmente piacevole, all'inseguimento ideale delle note che il chitarrista magico e la sua band spargeranno nell'aria per catturare la nostra immaginazione e farci trascorrere due ore di puro divertimento proponendo musiche e canzoni tra le più coinvolgenti e accattivanti della musica nera.