giovedì 18 marzo 2010

Pisa dice addio al Dr. Jazz sparisce il tempio della musica

Giornale "Il Tirreno"
APPELLO PER SALVARLO
Pisa dice addio al Dr. Jazz sparisce il tempio della musica
Gigi Rombi, padre e patròn del locale jazz che per 16 anni ha regalato ai suoi frequentatori atmosfere e musiche dell’america profonda, fece una promessa a se stesso mentre stava lavando i piatti a Dusseldorf in un locale che il destino volle si chiamasse Dottor Jazz. «Prima o poi ne aprirò uno così tutto mio»: pensò a voce alta Gigi. Ma ora quel piccolo tempio della musica sta per chiudere. E i fans del jazz creano un gruppo online per salvarlo

PISA. Da Dusseldorf a Pisa e poi chissà dove. Il Dr.Jazz ha fatto la sua ultima jam session mercoledì scorso.
La festa è finita i suonatori tornano a casa. Gigi Rombi, padre e patròn del locale jazz che per 16 anni ha regalato ai suoi frequentatori atmosfere e musiche dell’america profonda, fece una promessa a se stesso mentre stava lavando i piatti a Dusseldorf in un locale che il destino volle si chiamasse Dottor Jazz.
«Prima o poi ne aprirò uno così tutto mio»: pensò a voce alta Gigi. E le promesse fatte a se stessi sono quelle che valgono di più.
Ma torniamo alla ballata triste della chiusura del Dr.Jazz pisano. «Per soldi, dannati soldi»: ci ha detto Gigi senza fare troppi giri di parole che vanno bene per il valzer e non per il jazz.
«Che posso farci? L’affitto è caro, il locale lo dovrei rifare tutto per poi vedermelo buttare giù dalle ruspe tra un anno, o forse due, e quindi preferisco chiuderlo con un funerale festoso piuttosto che vedere i buldozer in azione».
E sono cambiati anche i piani regolatori, i permessi, gli “spartiti” burocratici delle pubbliche amministrazioni. «Sì infatti..., però chi veniva ad ascoltare da me il jazz da studente - riprende Gigi -, ora ha moglie e figli grandi e poi e poi..., sono cambiati anche i locali».
Allora gli ricordiamo che il calendario scorre inesorabile e che Stefano Bollani quando andava a suonare al Dr. Jazz aveva 20 anni.
«Che spettacolo - si riprende Gigi - che spettacolo! E poi Rava, e poi Fresu». E poi mettiamoci anche Haring. Già perché il Dr.Jazz (monito per le future ruspe) vicino al palco, sulla sinistra per chi entra, ha un gioiellino non da poco. Sul muro c’è graffitato un piccolo disegno firmato dall’artista newyorkese durante il suo soggiorno pisano.

(17 marzo 2010)

venerdì 12 marzo 2010

Stand by -

Laura Armati

..risate, scherzi, lacrime, amori, sorrisi, sax, batteria, microfoni, moquette, amici nuovi, vecchi, alcol, magazzino, vodka, rum, ghiaccio, shaker, sguardi, mais, caffè, bicchieri vuoti, pieni, baccagli, birre, candele, luci, palco, caldo, freddo, abbracci..

Ogni cosa bella ha un inizio e una fine,ma se quando finisce ti fa sorridere e piangere in...sieme, ti ha lasciato qualcosa che ti porterai sempre dentro..GRAZIE



Tony Pileio

... ho realizzato solo pochi minuti fa che il dr jazz ha chiuso veramente ... c'ho una tristezza infinita come raramente mi succede .... sono però contento e orgoglioso di essere appartenuto ad una così bella famiglia ... un abbraccio vero


Guido Broglio

Pisa: chiude il Dr.Jazz. Ne da' il triste annuncio una band funky.

Quanti di voi che conosco vivono a Pisa? Quanti di questi ci vivono da piu' di 3 anni? Di questi, quanti conoscono il Dr. Jazz?

Chi non lo conosceva non ne avra' piu' l'opportunita'.
Il Dr.Jazz stanotte chiude i battenti, sono appena tornato dal suo funerale.
Una festa. Una festa di funerale.

Il Dr. Jazz

..
Gigi lo ha aperto 16 anni fa, in via Vespucci. Gigi ci ha sempre saputo fare con le persone e con la musica, poco con i soldi.

Ha fatto si' che il Dr.Jazz, la sua casa, ospitasse musicisti di calibro mondiale (Bollani, Fresu, Gatto, Tavolazzi). Qualche volta venivano spontaneamente, forse neanche lo avvisavano. Una volta mentre sentivo Bollani al piano, c'era Irene Grandi che mi chiedeva una cartina (corta).
Tutti fatti di musica la' dentro. Di musica, di luci calde, di calore ligneo di botte. Drogati di serenita' e di buongusto.

Di lunedi' era chiuso al pubblico. Ma se volevi ci andavi lo stesso. Si suonava lo stesso. Strimpellava Gigi ed i suoi amici. Se volevi strimpellavi anche tu, scivolando tra le liquide moquettes di un accordo, due colpi al charleston, una voce tiepida.
L'idromassaggio dell'anima.

Ha chiuso.

Ed al suo funerale c'era un sacco di gente.

Tutti suonavano, e chi non suonava ballava, e chi non ballava beveva.
Ha chiuso principalmente per scarso afflusso, ma al suo funerale c'erano tutti.
Dovrebbe celebrare un funerale alla settimana.

Ufficialmente il Dr.Jazz, il miglior club di Pisa e di mezza Toscana, muore
ma mercoledi prossimo chi vuole, tipo me, potra' andare a cuocere le patate sotto le sue ceneri, approfittando delle ultime folate di musica, di equilibrio, di wisky. finche' dura il tepore..
Grazie Gigi, di cuore.


Claudia Annie Carone

Non sono un'artista mondiale, ma cantare su quel palco, e soprattutto di domenica sera, mi dava una luce particolare, e Guido lo sa molto bene.
Poi quel posto mi ha fatto conoscere persone splendide, Michele, Ezio, Gigi, Giovanni, Magda, e ne potrei nominare altre ancora...
La cena sarda a S.Giovanni chi se la scorda più...
Spero solo che il Dr. Jazz non resti chiuso per sempre, confidando nella 'pazzia' di Gigi.

Laura Bruselli

Ho ricordi belli in quel locale, con i miei più cari amici...sembra la fine di un'era...

Janis Martina

Gigi allegro e leggero come un cartone degli anni '80...ho conosciuto il Dr,Jazz ancora prima della nostra Piazza..un trampolino di semplice ottimismo, la proiezione di quel mondo che, allora, era ancora possibile...possibile non si possa fare nulla? mettiamo su una squadra di volontariato...io ci sto...volantinaggio...reclutamento tessere...gruppi musicali economici...tra quelli emetgenti e locali chissà quanti ne sarebbero onorati...non lo so...eppure qualcosa si potrebbe fare...eh?


Elisa Ghilardi ....triste e affranta :-( ....Dr Jazz....


Luca Silvestri lutto nazionale.....


Silvia Mancini anche io mi sento di essere un po' debitrice al dottor jazz per le risate,alternate a pianti,per le nottate fino a chiusura..per i ricordi..per i balli..per le persone..

Stefania Valentino Grazie, Gigi! :D


domenica 7 marzo 2010

Michela Lombardi e Dr.Jazz Quartet - 07/03/10

Elegante, intenso e delicato. Così è stato definito l'approccio al canto di Michela Lombardi che, nel suo ripercorrere i classici del repertorio dell'amato Burt Bacharach, accompagnata al piano dal versatile Piero Frassi, si tinge di calde e coinvolgenti venature soul. I due vantano frequentazioni delle musiche del maestro statunitense attraverso percorsi diversi. Infatti, la firma di Michela appare accanto a quella del grande songwriter americano in un recente brano, del quale la cantante versiliese ha composto l'adattamento in italiano; mentre a Piero Frassi, al fianco della cantante pop Karima, è toccato l'onore di aprire i più recenti concerti italiani di Bacharach.
Lo spettacolo, con inizio alle 22:00 di domenica 7 marzo, sarà ospitato dall'Associazione Dr.Jazz, negli storici locali di via Vespucci 10 a Pisa. Il programma si compone di una panoramica che attraversa i classici più noti del grande maestro, quei brani che, in massima parte, sono stati portati al successo da Dionne Warwick (la più nota e assidua interprete delle composizioni di Bacharach) e si completa nella proposta di perle rare, splendidi brani, seppure meno noti, che di rado si ascoltano, persino nelle esibizioni dal vivo dello stesso autore.
La voce di Michela Lombardi, affiancata dal pianismo sicuro e fantasioso di Piero Frassi, sarà sorretta anche dalla ritmica formata da Renato Marcianò al basso elettrico e Renato Ughi alla batteria (a completare il trio che per tutto l'inverno ha ravvivato il jazz club pisano con le jam session del giovedì). Alla formazione si aggiungerà il suono del sax del validissimo Gigi Pellegrini.
Una serata per tutti gli amanti della buona musica.

venerdì 26 febbraio 2010

"Montenisa Bubbles Band" - 26 febbraio 2010

Uno spettacolo musicale che si proponga l’obiettivo di mescolare e far convivere con pari dignità gli “evergreen” americani, i grandi classici come Summertime, Night and Day, Body and Soul, con le produzioni dance e soul/funk di artisti come Earth Wind and Fire, Tower of Power, Commodores, Incognito, Sting e altri, potrebbe essere considerato di difficile attuazione.
La proposta della "Montenisa Bubbles Band", che presenterà il proprio nuovo show la sera di venerdì 26 febbraio alle ore 22:30, nei locali dell'Associazione Dr.Jazz di Pisa, in via Vespucci 10, va in questa direzione e riesce a costruire con pazienza e capacità un concerto gradevole e di grande divertimento.
Il gruppo, che si è formato nel 2005, si è fatto subito apprezzare per la qualità della proposta musicale, per l'accuratezza degli arrangiamenti e la vitalità delle esibizioni dal vivo, sempre molto coinvolgenti, per la straordinaria capacità di miscelare suoni e ritmi propri del soul e del funky con atmosfere latino-americane, quando non prettamente jazz.
Anche la definizione di gruppo va piuttosto stretta a questa formazione, che si avvale dell'apporto di ben dieci elementi, assumendo così le caratteristiche di una vera e propria orchestra, che ha fatto della cura quasi maniacale delle proprie esibizioni il vero punto di forza.
È nella preparazione di ogni singolo brano la vera capacità dirompente della "Montenisa Bubbles Band", la naturale potenza e duttilità delle voci di Cristina Pantaleone e di Stefano Ferraro; l'eccellente amalgama della sezione fiati composta da Alessio Bianchi alla tromba, Gigi Pellegrini al sax e Giacomo Montanelli al trombone; la solidità incomparabile della sezione ritmica, formata da Pietro Bertilorenzi al basso, Franco Nicoletti alle percussioni e Renato Ughi alla batteria, che costituiscono la vera ossatura su cui vengono tessuti i pregiati e raffinatissimi tappeti delle tastiere di Piero Frassi e i virtuosismi preziosi della chitarra di Andrea Lombardo.
Uno spettacolo di ampio respiro che, grazie alla qualità musicale della proposta, potrà essere apprezzato sia dal pubblico degli appassionati, che da coloro che si sono avvicinati da poco alle esibizioni musicali dal vivo.

sabato 6 febbraio 2010

Leo Boni 06/02/10

Avere la possibilità di assistere all'esibizione di Leo Boni è sempre un'esperienza di estrema piacevolezza, perché il Nostro riesce a conciliare le proprie indiscutibili doti musicali, a una verve istrionica che è propria di coloro che hanno la vocazione all'intrattenimento tout court.
Boni è un cantante chitarrista di indiscussa capacità, i numerosi riconoscimenti neritatamente conseguiti, sia nella "vecchia" Europa, che negli States, ne costituiscono ampia testimonianza. Ma limitare il personaggio alla "sola" capacità di espressione musicale è ingeneroso.
Leo Boni è un artista di razza, un capace alchimista sempre attentro ai dosaggi dei suoi spettacoli. Protagonista di intermezzi di dialogo, spesso surreali, dovuti alla capacità di catturare al volo qualsiasi spunto venga dal pubblico o dai comprimari, per improvvisare gag divertenti, che alterna alla presentazione impeccabile degli evergreen del grande Blues.
I locali dell'Associazione Dr.Jazz di Pisa, in via Vespucci 10, la sera di sabato 6 febbraio alle ore 22:00, saranno il palcoscenico che il chitarrista ha scelto per presentare il suo nuovo spettacolo, accompagnato da tre comprimari di indubbio valore: l'organista e cantante PeeWee Durante, molto attivo sulla scena europea, l'eclettico bassista Anacleto Orlandi, riferimento essenziale dell'esperienza dei Blue Gadjo e il solidissimo Matteo Sodini alla batteria.
Boni sarà la guida di un viaggio nelle sfaccettature del blues, attraverso la rivisitazione dei più noti brani della musica nera, con un occhio di riguardo all'amore di sempre: il mitico Ray Charles.

martedì 12 gennaio 2010

Sex F.M.

Chi si è appassionato al grande funky con le musiche di James Brown, chi ha ballato al suono di Kool & the Gang, chi ha visto gli albori dei Tower Of Power, George Clinton, o è rimasto affascinato dal genio di Maceo Parker, dal luccicare di Sly & the Family Stone, dal ritmo coinvolgente di Earth Wind & Fire, Commodores, T-Connection, chi ha subito il fascino trascinante della musica funky non può perdere il concerto di "Sex F.M.".
L'Associazione Dr.Jazz ospita sabato 16 gennaio, dalle ore 22.30, nei propri locali di via Vespucci 10 a Pisa la band toscana, che ha fatto dell'esplorazione delle radici di questo genere musicale l'essenza della propria esistenza musicale.
La band, nata nel 2001, da subito non è passata inosservata, grazie a numerose manifestazioni, festival, rassegne e trasmissioni televisive, fino al riconoscimento ufficiale: l'invito a partecipare con composizioni proprie, ad alcune compilation di artisti italiani di funky music. Tra queste ne spicca una in particolare, del 2009, curata dalla casa discografica bolognese CRAMPS, in cui un brano di "Sex F.M." figura insieme a esecuzioni di Pino Daniele, Loredana Bertè, Area, Patti Pravo, Elio e L.S.T., Napoli Centrale, Eugenio Finardi, Andrea Mingardi e Rino Gaetano. Ma non è finita, i componenti di "Sex F.M." stanno lavorando all'ultimazione di un cd a proprio nome , che vedrà la luce entro l'estate, ma di cui al momento è trapelato ben poco.
Lo spettacolo dei "Sex F.M." è un tuffo senza condizioni negli anni 70. La barriera temporale viene fragorosamente abbattuta e lo spettatore si trova proiettato in una dimensione d'altri tempi, in cui è possibile incontrare musicisti che indossano abiti di quel periodo, in cui si creano coreografie in perfetto stile anni 70. Una dimensione in cui il concerto diventa party e happening e tutto concorre a realizzare l'illusione che il tempo possa essersi fermato a quegli anni.

I magnifici sette che danno respiro e vita a uno spettacolo così coinvolgente sono Toni Pileio, chitarra e voce solista, Leonardo Volo, tastiere e voce, Emanuele Parra, basso elettrico e voce. A questo solido trio di base si uniscono quattro componenti dei FunkOff, la street band più famosa d'Italia, ormai lanciata nel panorama internazionale. I musicisti che hanno aderito all'ambizioso progetto "Sex F.M." grazie alla loro passione per il Funk sono Claudio Giovagnoli sax e voce, Stefano Bini tromba e voce, Francesco Bassi batteria e voce e Alessandro Suggelli percussioni e voce.Un ensemble che sprigiona energia contagiosa fin dalle primissime note, un concerto appassionante e divertente, poiché i primi a divertirsi sono loro: i musicisti.Un evento in cui sarà complicato riuscire a tenere i piedi fermi.

sabato 9 gennaio 2010

KitKatKlub 09/01/09

Sabato 9 gennaio, con inizio dalle ore 23:00 è di scena la dance music di KitKatKlub. L'Associazione Dr.Jazz ospita nei propri locali di via Vespucci 10 a Pisa, la band lucchese che vanta il merito di essere stata fra le prime a riproporre la musica dance degli anni 70, nelle proprie esibizioni dal vivo.
L'operazione è nata qualche anno fa dalla collaborazione fra il tastierista Filippo Guerrieri e il chitarrista Toni Pileio, entrambi molto attivi nei circuiti funky e blues italiani. Questa comune passione e il labile confine fra la musica funky e quel pianeta che negli anni 70 venne definito disco dance, li ha portati a fare la scelta coraggiosa di riproporre i successi di quegli anni nelle loro esibizioni live.
I risultati non si sono fatti attendere, il pubblico, dopo un primo comprensibile momento di disorientamento dovuto all'originalità di una situazione diversa, ha cominciato a scandire il tempo musicale coi movimenti del corpo.
Insomma, si ballava durante il concerto, si ballava mentre i musicisti suonavano, con massima soddisfazione di entrambi.
In effetti, partecipare alle esibizioni del KitKatKlub mantiene un sapore e un gusto diverso, la forza del ritmo scandito dalla batteria di Simone Amato e dal basso di Renato Marcianò è pulsante ed emozionante, i calibrati interventi della chitarra di Toni Pileio e delle tastiere di Filippo Guerrieri creano quelle armonie intrecciate che fanno da solido sostegno alle splendide voci di Cristina Salotti ed Elisa Ghilardi, comprimarie di eccellente livello, che si alternano nelle parti solistiche e convivono benissimo in quelle corali.
Parliamo, quindi, di una serata in cui ballare e ascoltare buona musica, impeccabilmente eseguita, diventano la stessa cosa: diventano un'occasione di divertimento assicurato per tutti.

mercoledì 6 gennaio 2010

Gina Giani 08/01/09

C'è sempre una prima volta e la prima volta della nostra concittadina, la cantante Gina Giani davanti al pubblico del Dr.Jazz, è arrivata. La jazz-singer ha acquisito un eccellente bagaglio di esperienza, grazie alle sue performances in vari contesti, siano essi stati esclusivamente musicali, che "musical-teatrali". Un cammino cominciato in sordina, con l'umiltà e la determinazione di chi ha amore e passione per la musica, un cammino via via consolidatosi nei sempre più numerosi spettacoli tenuti con crescente successo in tutta Italia e persino all'estero.
Una delle caratteristiche di spicco della Giani è rappresentata dalla sua capacità di tenere porte aperte a qualsiasi contaminazione musicale, sempre di buona fattura, pur prediligendo le chiavi espressive che le sono più congeniali.
Potremmo considerare addirittura riduttivo definirla tout court una cantante jazz, poiché all'infinito amore per i grandi classici di Ellington, della Fitzgerald, di Porter e di Armstrong, la nostra non ha mai disdegnato incursioni nel patrimonio musicale popolare, che va dai Beatles a Giacomo Puccini, mantendeno sempre un acuto spirito d'osservazione, filtrato dalla sensibilità che è propria della musica jazz.
L'Associazione Dr. Jazz è, quindi, lieta di ospitare venerdì 8 gennaio, alle ore 22.30, nei propri locali di via Vespucci 10, a Pisa, il concerto di Gina Giani, che sarà accompagnata, per l'occasione, da un quartetto di musicisti jazz toscani di tutto rispetto e cioè : Piero Frassi al pianoforte, Dimitri Grechi Espinoza ai sax, Renato Marcianò al basso e Renato Ughi alla batteria.
Lo spettacolo proporrà, com'è ormai uso consolidato dell'artista, una selezione di noti standards di jazz, con qualche sconfinamento negli evergreen internazionali, per un'esibizione dedicata, oltre che al pubblico degli appassionati, anche a tutti coloro che amano la buona musica.