PISA. Gli appassionati della buona musica possono tirare un sospiro di sollievo. Il futuro del Dr. Jazz non è in pericolo, almeno nell’immediato. Il suo storico fondatore, Gino Rombi, ha già incontrato l’assessore al patrimonio Andrea Serfogli soprattutto per regolare le questioni legate al rapporto di concessione dello stabile di proprietà del Comune. C’è poi la questione della variante urbanistica che, per quella zona, prevede un progetto di riqualificazione con la demolizione dello stesso stabile; un intervento pubblico e privato che però non dovrebbe partire prima di tre o quattro anni. «Dobbiamo definire i dettagli per gli arretrati che il circolo deve al Comune - ha spiegato l’assessore Serfogli -. Stiamo lavorando per una rateizzazione. Ci sono delle difficoltà, visto che in questi casi occorre una fideiussione che però un circolo non è in grado di garantire. Credo che sia possibile giungere ad un accordo con un contratto di affitto che consenta al Dr. Jazz di svolgere la propria attività. D’altra parte - conclude l’assessore - si tratta di una attività di grande qualità per la quale non sono mai stati chiesti contributi pubblici e che non ha mai creato problemi al quartiere». Il Dr. Jazz è nato sedici anni fa da un “sogno”, come lo definisce il suo fondatore Gino Rombi. È diventato un punto di riferimento per la musica di qualità con i principali musicisti che hanno calcato il suo palcoscenico (Roberto Gatto e Stefano Bollani solo per citarne due). Attiva anche una scuola di musica, Axè, diretta da Dimitri Grechi Espinoza.
Daniele Benvenuti (il Tirreno — 07 giugno 2009 pagina 05 sezione: PISA )