domenica 22 febbraio 2009

Sonalastrana

Assistere all'esibizione di "Sonalastrana" è divertimento puro. 15 elementi 15 che danno vita a uno spettacolo che ricorda più un happening dei mitici anni 60, che non un concerto esibizione. Molto ricche sia le sezioni di fiati che di percussioni. Con i compiti ben divisi e quindi il risultato finale di grande impatto. La serata è stata ricca di bellissimi momenti, soprattutto a cura dei solisti, ben sostenuti dalla solidità ritimica di 5 percussionisti. Quasi subito, la voglia di muovere i piedi è stata di difficile contenimento, quasi che si trattasse di una serata dance e siamo convinti che un pubblico danzante sarebbe piaciuto moltissimo anche ai musicisti, che avrebbero ricevuto un feddback tale da superare sé stessi.

I Sonalastrana nascono nell’estate del 2008 da un’idea di Nicola Pedrazzoli, percussionista sarzanese che lanciò la proposta di formare un ensemble di percussioni e fiati. Dopo i primi momenti di difficoltà (dovuti anche all’abbandono per motivi lavorativi del suddetto Nicola), i Sonalastrana raggiungono finalmente l’organico attuale, che consiste in 15 elementi provenienti da ambienti ed esperienze musicali differenti. Con questo progetto i musicisti cercano di riproporre brani legati alla tradizione africana, jazzistica e funky in una versione indubbiamente particolare, senza sfruttare le sonorità tipiche di una tastiera, di una chitarra o di un basso; il concerto rappresenta poi un momento esperenziale, durante il quale i musicisti cercano di coinvolgere chi ascolta in danze e balli come avviene nella tradizione afro-americana.
“…molto tempo fa gli Africani non trasportavano merda, prima che venissero a colonizzarci, erano gli europei a trasportare merda. Sono loro che ce l’hanno insegnato. Le multinazionali che si sono stabilite qui rilasciano grandi dichiarazioni alla stampa per fregarci meglio. Hanno un metodo infallibile: trovano un africano corrotto e gli danno un milione di naira. Lui, a sua volta, dà qualche briciola a quelli che lo circondano e diventa il capo. Come un ratto sfugge a destra e a manca; e pian piano la bestiola sale nella scala del potere perché è amico dei giornalisti, amico del Segretario di Stato, amico dei ministri, amico del capo di Stato. Ecco dove hanno inizio le nostre sciagure:distrazioni di fondi pubblici, inflazione, confusione, oppressione. È il percorso che hanno seguito Obasanjo e Aiola, due membri dell’internazionale dei ladri. Li combatteremo, perché ne abbiamo abbastanza di portare la loro merda.”(da International Thief Thief by Fela Anikulapo Kuti)
"Non c'è mai fine. Ci sono sempre dei suoni nuovi da immaginare, nuovi sentimenti da sperimentare. E c'è la necessità di purificare sempre più questi sentimenti, questi suoni, per arrivare ad immaginare allo stato puro ciò che abbiamo scoperto. In modo da riuscire a vedere con maggior chiarezza ciò che siamo. Solo così riusciamo a dare a chi ci ascolta l'essenza, il meglio di ciò che siamo."
(John Coltrane, note di copertina scritte per l'album Meditation)

Marco Calcaprina (tromba) Giovanni Manunta (tromba) Marc Leguen de Lacroix (tromba)Stefano Lupo (sax alto) Nicola Pizzanelli (sax tenore) Giovanni Ghezzi (sax tenore) Alessandro Froli (sax baritono) Alessandro Soggia (trombone) Simone Coscetti (trombone e tuba) Matteo Ivaldi (congas) Francesco Condino (congas) Sara Livrieri (campane) Paolo Scappatura (dun dun) Mario Ventrelli (rullante) Christian Di Natali (djambè) Alessandro Lutri (didjeridoo)

venerdì 20 febbraio 2009

"Sax" Gordon Beadle

L'occasione di assistere all'esibizione di uno dei mostri sacri del rhythm and blues mondiale non capita frequentemente. L'Associazione Dr.Jazz è lieta di ospitare in concerto con la sua "european band", il mito del sassofono "Sax" Gordon Beadle, per una irripetibile occasione, la sera di venerdì 20 febbraio alle ore 22:30, nei locali di via Vespucci 10 a Pisa.
Gordon è nato a Detroit, Michigan ed ha fatto le sue prime esperienze musicali nella California settentrionale con orchestrine e grossi gruppi della zona di Sacramento, arrivando ad esibirsi ed incidere con il gigante del Blues della baia di San Francisco, John Heartsman, prima di trasferirsi sulla costa orientale e spiccare il volo verso la celebrità internazionale.
Fin dagli inizi Gordon ottiene notorietà per lo stile del suo sassofono dal suono potente, dalla tecnica molto personale e la capacità di infiammare il pubblico in coinvolgenti esibizioni.
A Boston, dove ha la sua base, Gordon collabora con alcuni dei più importanti artisti di Rhythm'n'Blues del mondo di passaggio nella zona.
Gli è stato richiesto di suonare con le band di musicisti riconosciuti e rispettati come Clarence "Gatemouth" Brown, James Cotton, Ben E. King, e Mighty Sam McClain.
In qualità di componente della band originale della House Of Blues di Cambridge, Massachusetts, è stato spalla di gruppi di eccezionale livello, come quelli di Junior Wells, Hubert Sumlin, Charlie Musselwhite e di Joe Walsh (conosciutissimo al grande pubblico mondiale come chitarra degli Eagles).
Da quando è a Boston, Gordon è diventato uno dei sassofonisti di riferimento, uno dei più richiesti nel suo ramo, sia dagli studi di registrazione che nei locali e nelle sale da concerto in giro per il mondo.
Gordon è stato in tournee nel Nordamerica con il Bluesbrother Matt "Guitar" Murphy e nell'estate del '94 ha fatto parte del gruppo RoomFul of Blues in tournée attraverso il Canada con la superstar di Blues-Rock canadese Colin James e la sua "Little Big Band" (con i RoomFul Horns). Durante questo tour, in alcune occasioni, si sono esibiti con i Rolling Stones negli stadi esauriti del loro "Voodoo Lounge" tour.
A Boston Gordon è impegnato con registrazioni, arrangiamento, composizione e produzione. Presta inoltre la sua opera e il suo talento a gruppi di lavoro e manifestazioni per studenti di musica, professionisti pur continuando a suonare a tempo pieno. http://www.saxgordon.com/ www.myspace.com/saxgordon
La band che accompagnerà Gordon nell'occasione, è la stessa che lo segue nei tour europei ed è ben conosciuta agli appassionati: si tratta dei "Blue Gadjo" di Leo "Goodies" Boni alla chitarra e voce, Anacleto Orlandi al basso e Matteo Sodini alla batteria. Un supporto solidissimo per un grande maestro del rhythm and blues. Un evento a cui non mancare.

venerdì 13 febbraio 2009

Tony's Blues Band

Serata di puro divertimento quella del 13 febbraio prossimo nei locali dell'Associazione Dr.Jazz, in via Vespucci 10 a Pisa. Protagonisti della serata i componenti della Tony's Blues Band, un gruppo musicale che ruota intorno al chitarrista e cantante Tony Pileio e al bassista Renato Marcianò. I due musicisti condividono lo stesso amore per il blues e per tutta la musica afro-americana e nel 1996 decidono di lavorare a un progetto che permetta loro di dare respiro a questa passione.
Il gruppo muove i primi passi alla ricerca di una propria dimensione nel variegato mondo della musica nera. L'abilità vocale di Pileio cresce di pari passo con la tecnica chitarristica sotto la guida di importanti maestri come Gianni Zei alla scuola di musica Lizard, o il corso di improvvisazione JAZZ con Pietro Tonolo, gli studi di armonia con l'argentino Adrian Fioramonti, gli studi di perfezionamento con Riccardo Onori e gli studi di canto con il soprano Perla Trivellini. Una prima importante svolta avviene con l'ingresso nel gruppo della cantante Cristina Salotti, eccellente vocalist e intrattenitrice di ottima levatura, le serate del gruppo cominciano ad assumere una fisionomia più personalizzata, attingendo dal repertorio blues, ma sconfinando sempre più spesso e volentieri in contaminazioni con la musica soul, funky e rhythm & blues.
Comincia a prendere forma uno spettacolo di grande impatto e originalità. L'attività "live" si intensifica e i tre accrescono la propria esperienza e affinano il proprio gusto. Nel Settembre 2000 la band si stabilizza nella sua attuale formazione e stile con l'ingresso di Filippo Guerrieri e Simone Amato, il primo energico pianista e valido tastierista, nonché compositore e produttore discografico, con la passione per i suoni "vintage" il secondo solido drummer e complemento naturale della base ritmico-armonica dell'ottimo Renato Marcianò.
Il risultato è un favoloso viaggio nel mondo della musica afro-americana dalle radici al funk anni '70 fino alla dance più sfrenata, passando da Aretha Franklin a B.B. King, da Tina Turner a James Brown, dai Blues Brothers ai Commitments, da Ray Charles a Stevie Wonder, proponendo una miscela di hits e brani ricercati, il tutto supportato da una band d'eccezione, per una serata di ritmo e divertimento.

giovedì 5 febbraio 2009

House band rimaneggiata per la jam session di stasera, risultato della fusione di Blue Gadjo e Organic Groove. Matteo Sodini batterista di entrambe le formazioni ha rappresentato il trait d'union, Anacleto Orlandi bass gadjo e PeeWee Durante organic organista, eccezionalmente in veste anche di cantante.

Jam affollata, col giovanissimo Martino superstar, la batteria in mano a Carlo Cavallini si è trasformata in una macchina da guerra, giovani approssimativi cantanti e il Catalano junior alla chitarra in una versione funky blues di "superstitious", l'armonica di Federico Bertelli (ospite eccezionale) e giovani strumentisti che si sono coraggiosamente affacciati alla ribalta.